Smascherare l’abbandono

Usando i dati sulla gestione dei rifiuti per mappare gli alloggi vacanti

Secondo uno studio del 2016 di Legambiente, un terzo dei comuni rurali italiani è minacciato dallo spopolamento e persino dall'estinzione. Sebbene periodi di declino demografico siano sempre stati presenti nel corso della storia urbana, lo studio del restringimento urbano come modello naturale di sviluppo urbano è stato in qualche modo trascurato nel dibattito sulla pianificazione urbana e regionale. Inoltre, l'efficacia delle politiche locali per affrontare questi problemi è spesso minata dalla mancanza di dati granulari a scala di edificio. Ciò rende difficile che le politiche generali si traducano in azioni concrete e monitorabili; siano essi incentivi al riuso adattivo, demolizioni mirate, ecc.

L'indagine di liminal ha impiegato una serie di statistiche spaziali su un nuovo set di dati (registri della tassa sui rifiuti solidi) nella città di Aidone per far avanzare una comprensione più granulare di come lo spopolamento influisce sull'ambiente costruito. In particolare, lo studio ha cercato di fare luce sugli schemi distributivi delle abitazioni sfitte, al fine di comprendere se l'abbandono delle unità abitative ad Aidone sia correlato all'età approssimativa di costruzione degli edifici.


Partners
Comune di Aidone
MIT Department of Urban Studies & Planning

Luogo
Aidone, EN
Sicilia

Stato
Finito (2019)

 

Abbandono territoriale

Secondo uno studio del 2016 dell'Agenzia per la Coesione Territoriale, nei prossimi 50 anni 1.794 comuni italiani potrebbero rimanere deserti. Quasi 4,5 milioni di persone vivono attualmente in queste aree marginali che occupano circa il 30,6% del territorio nazionale italiano. 

Aidone, un caso sintomatico

Il lavoro di liminal ad Aidone è inquadrato all'interno di una serie di parametri spaziali sviluppati dalla Strategia Nazionale per le Aree Interne, garantendo che le metodologie sviluppate possano aiutare a far avanzare una più ampia valutazione nazionale della distribuzione delle abitazioni sfitte. L'indagine di liminal dimostra che i dati sull'impronta urbana possono essere utilizzati per identificare una serie di città in cui è massimizzata la probabilità di trovare abitazioni libere.

 
Indice di Perifericità Agenzia per la Coesione  Territoriale

Indice di Perifericità

Agenzia per la Coesione Territoriale

Impronta Urbana (ha)Corine Land Cover IV

Impronta Urbana (ha)

Corine Land Cover IV

Calo della PopolazioneAgenzia per la Coesione  Territoriale
 

Una città in cima ai Monti aerei

Il comune di Aidone è un insediamento di 4.889 abitanti situato nella provincia di Enna in Sicilia, a 600 m sul livello del mare. Grazie ad una fiorente economia agricola e ad un redditizio settore dell'estrazione dello zolfo, Aidone arrivò ad avere una popolazione di circa 10.000 abitanti nel 1951. Tuttavia, a partire dagli anni '60 il paese ha assistito ad un inesorabile declino demografico.

 
 
 

Hotspots di alloggi vacanti

La ricerca di liminal ha utilizzato registrazioni anonime delle imposte sulla gestione dei rifiuti per spazializzare i tipi di utilizzo delle abitazioni in tutta Aidone. Attraverso un processo di geocodifica, liminal ha mappato le unità abitative senza residenti permanenti, come case temporanee o secondarie, proprietà libere, ecc.

Un algoritmo di statistica spaziale – Getis-Ord Gi* – ha dimostrato che l'abbandono non è un fenomeno distribuito casualmente, ma tende piuttosto a formare gruppi statisticamente significativi nel nucleo urbano storico di Aidone.

 
 
 

Una sfida sia per i centri storici che per le periferie

L'esodo dai centri storici urbani alle aree periferiche a partire dagli anni '50 è un fenomeno ben documentato che caratterizza insediamenti come Aidone, come risulta evidente dal confronto tra l'espansione dell'impronta urbana durante questo periodo e il declino della popolazione.

Il lavoro di liminal mostra che Aidone si trova oggi in una situazione diversa. Oltre il 46% dei metri quadrati di abitazioni vuote appartiene a edifici costruiti tra gli anni '50 e '90, principalmente nelle periferie occidentali della città. Questi risultati mostrano che, sebbene le abitazioni sfitte siano per lo più concentrate nel centro storico, l'eccedenza abitativa complessiva (misurata in metri quadrati di abitazione sfitta) è quasi equamente distribuita tra gli edifici costruiti nell'Ottocento e dopo gli anni Cinquanta.